I prati magri
Questo habitat naturale sempre più raro offre una vegetazione insolita per questi luoghi, tra orchidee e ampie distese prative.
I prati magri sono degli ambienti seminaturali che presentano un elevato valore naturalistico: sono infatti ricchi di specie vegetali e animali che stanno scomparendo da questi luoghi: in particolare, alcune specie di orchidee e farfalle che qui trovano il loro habitat ottimale per lo sviluppo.
I prati magri sono quelle aree che vanno ad occupare spazi che l'uomo nel corso dei secoli passati, ha strappato alla natura, tagliando boschi e arbusti per consentire la coltivazione dei terreni ed il pascolo dei bovini.
Dal momento che l'attività agricola sta cadendo in disuso in queste aree, molte specie di notevole rilievo naturalistico, la cui presenza è legata all'indispensabile pratica costante dello sfalcio, tendono così a scomparire.
L'ente del Parco del Campo dei Fiori, grazie a un finanziamento comunitario, sta però attuando, nel corso di questi ultimi anni, un recupero di queste superfici prative: se ne incontrano infatti alcune nelle località Pregambarit e ai Valic, sopra Brinzio; nei dintorni di Santa Maria del Monte; poco fuori Bregazzana; a Cabiaglio, Bedero e Rancio, sulla Martica e il Chiusarella, dove ancora oggi viene praticata la pastorizia ed in particolare l'allevamento della capra.
I prati magri sono degli ambienti seminaturali che presentano un elevato valore naturalistico: sono infatti ricchi di specie vegetali e animali che stanno scomparendo da questi luoghi: in particolare, alcune specie di orchidee e farfalle che qui trovano il loro habitat ottimale per lo sviluppo.
I prati magri sono quelle aree che vanno ad occupare spazi che l'uomo nel corso dei secoli passati, ha strappato alla natura, tagliando boschi e arbusti per consentire la coltivazione dei terreni ed il pascolo dei bovini.
Dal momento che l'attività agricola sta cadendo in disuso in queste aree, molte specie di notevole rilievo naturalistico, la cui presenza è legata all'indispensabile pratica costante dello sfalcio, tendono così a scomparire.
L'ente del Parco del Campo dei Fiori, grazie a un finanziamento comunitario, sta però attuando, nel corso di questi ultimi anni, un recupero di queste superfici prative: se ne incontrano infatti alcune nelle località Pregambarit e ai Valic, sopra Brinzio; nei dintorni di Santa Maria del Monte; poco fuori Bregazzana; a Cabiaglio, Bedero e Rancio, sulla Martica e il Chiusarella, dove ancora oggi viene praticata la pastorizia ed in particolare l'allevamento della capra.